Pompino di mia moglie ad uno sconosciuto

La mia prima moglie ed io ci siamo conosciuti a scuola, a 18 anni, e ci siamo sposati a 20… nessuno dei due aveva molta esperienza precedente e il sesso, ovunque e ogni volta che ne sentivamo il bisogno, era incredibile! Col tempo, inevitabilmente, la novità è svanita e siamo diventati più avventurosi, anche se ancora esclusivamente tra di noi. Naturalmente parlavamo – e fantasticavamo – di coinvolgere altri, in particolare un altro uomo.

Andavamo spesso ad una serata in un locale fuori mano nelle vicinanze. In questa occasione un trio stava suonando, le bevande scorrevano, l’atmosfera era fantastica e c’erano solo posti in piedi. Anna aveva un aspetto fantastico: indossava una camicetta, una gonna corta. Le sue lunghe gambe abbronzate attiravano più di qualche sguardo di ammirazione mentre prendevamo da bere. Maliziosamente le ho sussurrato all’orecchio che pensavo che ci fossero molti ragazzi che sarebbero stati più che felici di fare sesso con lei … Lei arrossì, mi baciò e mi disse di comportarmi bene …

Eravamo in piedi contro il muro in fondo alla sala, pressati dalla folla e ci stavamo godendo lo spettacolo. Notai che Anna aveva uno sguardo piuttosto intenso sul suo viso e mi chinai verso di lei. Disse che aveva sentito una mano sul suo sedere e, pensando che fossi io, si era tirata indietro e si era mossa prima di rendersi conto che non ero io ma un altro ragazzo dietro di lei!

Anna mi sorrise nervosamente, ovviamente non sapendo come avrei reagito. Mentre ci guardavamo, abbassai lo sguardo e potei vedere chiaramente i suoi capezzoli duri e capii che lo stesso pensiero era nella mente di entrambi …. Timidamente, le feci un sorriso e una leggera scrollata di spalle per farle sapere che per me andava bene.

Girandosi leggermente, sorrise all’altro ragazzo e mi diede un bacio, rilassandosi contro di lui. Lo guardai direttamente e gli feci l’occhiolino; l’espressione leggermente apprensiva sul suo volto si dissolse in un sorriso deliziato mentre Anna poggiava il suo culo contro di lui.

La guardai chiudere gli occhi e sorridere sognante mentre la mano di lui prendeva il suo sedere.

Decidemmmo che saremmo andati fuori a prendere un po’ d’aria fresca. Mi sono sentito strano quando l’ho vista premere la sua mano contro il suo cazzo mentre parlava. Ero in un’altra dimensione; nervoso, eccitato, insicuro se questo era giusto ma altrettanto sicuro che non volevo che finisse … Sentivo che Anna sentiva i miei nervi; accostò il mio orecchio alle sue labbra e sussurrò ‘Non preoccuparti … va tutto bene … Sto bene…’.

 

Mentre camminavamo lungo il corridoio verso la porta posteriore del locale ho detto ad Anna di andare avanti mentre io facevo un salto nel bagno degli uomini. Ho lasciato la porta esterna socchiusa, e ho guardato il corridoio attraverso lo specchio sopra i lavandini. Loro erano in piedi vicini, un po’ distanti dalla porta, e si baciavano con entusiasmo…

Un sentiero erboso portava dal locale ad alcuni capannoni più avanti e mentre io guardavo,  Anne gli prese la mano e lo condusse più lontano. Raggiunsero i capannoni e Anna si voltò, lo baciò profondamente, poi lo trascinò fuori dal sentiero dietro un garage.

Mentre mi avvicinavo, potevo vederli facilmente alla luce di un lampione. Anna gli sbottona i pantaloni.

Era quasi surreale guardarli. Anne, ora completamente nuda, sospirava dolcemente e inarcava involontariamente la schiena mentre lui le accarezzava avidamente i seni, la saliva sui capezzoli scintillava argentea alla luce della lampada. Armeggiai per liberare il mio cazzo teso dai miei jeans.

I jeans di lui erano alle sue ginocchia, il suo cazzo era nella sua mano; le mie ginocchia tremavano incontrollabilmente mentre mi godevo la vista della mia bella e giovane moglie, completamente nuda con un altro uomo – a pochi metri da un locale affollato – e sul punto di masturbarlo … farlo venire … davanti ai miei occhi! Anna non si guardò nemmeno intorno – semplicemente tese la mano, mi fece cenno di avvicinarmi e afferrò il mio cazzo mentre guardavo, ipnotizzato, la sua testa che si alzava e abbassava ritmicamente sul cazzo di lui.

Il tocco della sua mano fu tutto quello che ci volle – quel poco controllo che avevo svanì e venni come mai prima…